Giovanna Andreassi è quel si dice artista completa, performer di razza naturalmente portata alla creatività. Since 1969, personale allestita alla galleria Jelmoni, ne dimostra versatilità e talento. Qui espone soprattutto dipinti ma è anche una valente fotografa, un’apprezzata ballerina e altro ancora. Le sue tele – in gran parte acrilici anche di grandi dimensioni – rispecchiano mentalità cosmopolita e spiritualità New Age. Non ingannino le impattanti tematiche – grigiastri wc e nudità femminili – da considerarsi, anzi, attualissime ricerche. In molte c’è genuina rabbia metropolitana, in altre, solitudine espansiva o irrisolta conflittualità vicina alla Street Art. Altrove corporeità all’apparenza licenziosa invero portatrice di positività e risonanze interiori nel drammatico conflitto col perbenismo borghese. Andreassi produce anche in senso informale e nell’astrazione compositiva ma c’è meno forza in questi generi. Spiccano ecletticità e circolarità di interessi, approcci di varia matrice: Underground per toni cupi, Neo Pop per vivacità cromatica, Crossover per curioso mix stilistico. Since 1969 è più di una personale, è quasi un’antologia per un’artista – nata nel 1969 – che considera la sua vita una belle inconnue (bella incompiuta). Nel senso cioè di una continua progressione nel costante arricchimento tecnico e semantico.
“Andreassi, la mentalità cosmopolita si sposa con la mentalità New Age”, articolo a cura di F.B., “Libertà”, 26 Marzo 2014, pag. 46.